Punto 5: feste, usanze e tradizioni
Ci troviamo davanti alla sede dell’Associazione San Vito Giovani, l’unica associazione del Paese, che ha come obbiettivo Statutario promuovere e valorizzare il borgo. Naturalmente l’appellativo “giovani” non è legato all’età anagrafica, perché per farne parte basta essere giovani dentro, nell’anima.
Quando si parla di San Vito sul Cesano non si può non pensare alla Sagra della Bruschetta. Questa Sagra, oltre ad essere da più di quaranta anni la manifestazione più importante di San Vito, rappresenta anche l’iniziativa principale organizzata annualmente dall’Associazione San Vito Giovani, appuntamento fisso che cade il primo fine settimana di Agosto.
Sempre nell’ottica di promuovere il territorio, salvaguardare le tradizioni e rilanciare e valorizzare la produzione locale legata all’agroalimentare, all’enogastronomia, all’artigianato così come la cultura popolare presente sul territorio, la Sagra della Bruschetta ha raggiunto un importante obiettivo. Infatti, in occasione della 40 esima edizione, e cioè nell’anno 2016, la Sagra è stata la prima manifestazione, all’interno del comune di San Lorenzo in Campo, ad aver ottenuto la “De.Co.” come Manifestazione Storica Comunale. Inoltre, solo un anno dopo, nel 2017 l’Associazione ha ottenuto l’iscrizione della “Bruschetta la Sanvitese” nell’albo Comunale dei prodotti De.Co. perché preparata con: pane al farro, Cipolla di Suasa ed olio extra-vergine di oliva, tutti ingredienti rigorosamente del nostro territorio.
Un altro importante progetto da ricordare, da parte dell’Associazione, è la realizzazione, con tanto di presentazione avvenuta il 12 Maggio 2019, del primo libro interamente dedicato al nostro Paese, dal titolo “San Vito sul Cesano – Le stagioni della nostra vita”. All’interno di detto libro troverete tutte le informazioni che avete ascoltato nei punti ascolto di questo tour, e molto altro ancora.
Chi fosse interessato all’acquisto, al prezzo di €15, potrà trovare il libro ai contatti dell’Associazione San Vito Giovani.
Le Sanvitiadi, invece, erano una simpatica e divertente manifestazione che purtroppo non si svolge più da tempo, ma che in passato era molto sentita e partecipata. Le Sanvitiadi, organizzate dal 1975 fino al 1988, coinvolgevano l’intero Paese ed erano un concentrato di sport, comicità e folklore, sul modello di “Giochi senza frontiere”. Le gare si articolavano in una rapida avvincente successione di giochi che richiedevano agilità, prestanza fisica, intelligenza, e soprattutto spirito di gruppo, nelle squadre che si cimentavano nelle varie competizioni. Questa manifestazione faceva emergere nei partecipanti valori di solidarietà, rispetto per gli avversari, amicizia il tutto condito da tanta voglia di divertirsi insieme, e trascorrere spensierati una serata d’estate a San Vito. Non a caso la frase che ci si ripeteva sempre, tra gli addetti ai lavori e tra il pubblico presente, era “Cose così si vedono solo a San Vito sul Cesano!”, con un senso di divertito stupore.
Tra le tradizioni che ancora oggi vengono orgogliosamente riproposte a San Vito, c’è sicuramente quello di cantare la Pasquella. Questo rito si svolge a cavallo fra il vecchio e il nuovo anno, esattamente fra il 31 dicembre e il 6 gennaio, e viene organizzato da un gruppo di ragazzi che si ritrovano per andare, di casa in casa, in giro per il Paese, ma soprattutto per la campagna limitrofa, a cantare il Buon Anno e la Pasquella. I cantori sono accompagnati sempre da una fisarmonica, e con il loro stornellare dal sapore antico, scaldano quelle notti fredde, portando una ventata di gioia e di allegria alle famiglie che hanno la fortuna di essere visitate.
Da tradizione, inoltre, l’Associazione realizza regolarmente ogni anno all’interno della Chiesa Parrocchiale il presepe e fuori, sul sagrato, l’albero di Natale; per la vigilia di Natale si organizza la castagnata con il vin brulé il cui ricavato va in beneficienza.
Nel 2005, e per i due anni seguenti, sempre la sera della vigilia di Natale, noi dell’Associazione San Vito Giovani, abbiamo realizzato anche un presepe vivente per le vie del Paese ricreando un’atmosfera Natalizia ricca di suggestioni.
A San Vito sul Cesano le ricorrenze religiose sono sempre molto sentite dai suoi abitanti, e continuano, come in passato, a scandire il passare del tempo. Le profonde radici rurali di San Vito sul Cesano, fanno sì che ogni 17 Gennaio, la Confraternita di Sant’Antonio Abate di San Vito sul Cesano, organizzi una grande festa in onore del santo protettore. In tale occasione, al termine della Santa Messa, vengono benedette le farine, il mangime, i mezzi agricoli e gli animali, e distribuito il caratteristico pane benedetto e il calendario del Santo. Non esiste stalla o ricovero di bestie dove non sia affisso il Calendario di Sant’Antonio, e il confratello che ha ricevuto l’incarico di portarlo nelle campagne, in passato, veniva definito Santantognaro.
Il 3 Febbraio, invece, si festeggia uno dei Santi Patroni del Paese, e cioè San Biagio, con la celebrazione della Santa Messa e la distribuzione del pane benedetto.
Il 13 Maggio si celebra la festa della Madonna di Fatima. La nostra devozione è tale per cui nella Chiesa Parrocchiale si venera una statua del tutto identica a quella che si trova nella Cappella delle apparizioni a Fatima.
Mentre il 15 Giugno si festeggia l’altro Patrono del Paese, appunto San Vito, sempre con la celebrazione di una Santa Messa.
Un’altra festa importante per noi Sanvitesi e quella del Sacro Cuore di Gesù che si celebra la domenica subito dopo Ferragosto; fino a poco tempo fa, quello era il giorno in cui venivano impartiti i sacramenti della Prima Comunione e della Cresima ai più giovani della comunità. Oltre alla celebrazione della Santa Messa, è prevista anche una processione per le vie del Paese, al termine della quale, ha luogo un piccolo rinfresco offerto a tutti i partecipanti.
La terza Domenica di Settembre, rispettando una tradizione che perdura ormai da tempo immemorabile, si svolge la festa della Madonna Addolorata, presso la “Pieve Vecchia Monumentale” di San Vito sul Cesano. La Festa è preceduta da un periodo di preparazione in cui si recita il S. Rosario, si celebra la S. Messa, a cui segue una breve meditazione. Ogni sera un numero notevole di fedeli si reca in Chiesa, e il giorno della festa in tantissimi partecipano ai riti religiosi, al termine dei quali, la festa continua con una tombola, il cui ricavato va alla chiesa stessa, per le spese di mantenimento e manutenzione.
Infine, ma non meno importante, è il giorno del 10 Dicembre, quando si celebra festa della Madonna di Loreto. Nella nostra Chiesa Parrocchiale si conserva un’antica casetta lignea riprodotta in scala della Santa Casa di Loreto, ornata con fregi d’oro, risalente alla prima metà del Settecento. In questo giorno, tempo fa, in occasione della festa si svolgeva anche un’importantissima fiera agricola che vedeva la partecipazione di tantissimi contadini, richiamando tantissime persone.
Punto 6: il forno in comune e la società del mutuo soccorso
Ci troviamo di fronte al luogo dove un tempo c’era il forno in comune. C’era una volta la signora Teresa, mamma di Gino Franceschetti, il fabbro e maniscalco di San Vito sul Cesano, che gestiva il forno comunitario, pagando l’affitto al comune di San Lorenzo in Campo, che ne era proprietario.